Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori dello studio SMILE 4, coordinati dal Prof. Claudio Borghi dell’Università di Bologna. Partendo dal presupposto che gli ACE-inibitori sono ampiamente utilizzati nei pazienti (pz) affetti da insufficienza cardiaca e riscontrando una riduzione della loro efficacia se utilizzati in associazione all’acido acetilsalicilico (ASA), i ricercatori hanno voluto valutare se vi fosse una differenza tra diversi ACE-inibitori sull’efficacia e sulla sicurezza se associati ad ASA 100 mg in pz affetti da insufficienza cardiaca e recente infarto miocardico. Sono stati arruolati 771 pz in 79 centri europei e randomizzati a trattamento per un anno a zofenopril 30mg 2 volte al giorno (Gruppo Z - n. pz 365) e ramipril 5mg 2 volte al giorno (gruppo R - n. pz 351). All’arruolamento i due gruppi differivano per un...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA