Questa è la conclusione a cui sono giunti i ricercatori coordinati dal dott. David K. Murdock dell’Aspirus Heart and Valvular Institute, di Wausau, USA. Partendo dal dato che la fibrillazione atriale è una delle complicanze che possono far salire i costi e prolungare la degenza in pazienti sottoposti ad intervento di bypass coronarico (CABG), Murdock ed i suoi colleghi hanno esaminato cartelle cliniche di 393 pazienti consecutivi che sono stati sottoposti a CABG. Di tale gruppo, 211 pazienti sono stati trattati con 400 mg di amiodarone prima dell'intervento chirurgico seguiti da 200 mg di amiodarone due volte al giorno nel post operatorio, mentre 182 pazienti sono stati trattati con 1.500 mg di ranolazina prima dell'intervento chirurgico e quindi con 1.000 mg due volte al giorno nel post operatorio. Malgrado il trattamento per evitare alterazioni del ritmo, il 26,5%...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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