La resistenza insulinica, condizionata da fattori genetici e ambientali, ha un ruolo centrale nella patogenesi del Diabete di tipo 2 e nella insorgenza delle complicanze cardiovascolari. I diabetici di tipo 2 sono, in oltre il 90% dei casi, insulino-resistenti e portatori di un’aggregazione di fattori di rischio cardiovascolari che, nel loro insieme, configurano la “Sindrome Metabolica”. Quando all’insulino-resistenza si associa un deficit di secrezione insulinica compare iperglicemia, mentre le complicanze cardiovascolari possono precedere la stessa comparsa del Diabete. I nuovi farmaci ipoglicemizzanti orali, i tiazolidinedioni o glitazoni (TZD), sono agonisti dei PPAR-g (“Peroxisome Proliferator Activating Receptors g”) e, in quanto tali, migliorano il controllo metabolico riducendo la resistenza insulinica ed intervengono positivamente su un’ampia serie di fattori di rischio quali l’iperdislipidemia, l’ipertensione arteriosa e lo stato protrombotico e pro-infiammatorio abitualmente presenti nei soggetti diabetici. Dopo che numerosi studi clinici e sperimentali avevano suffragato l’ipotesi che gli agonisti dei PPAR-g potessero avere effetti benefici sul danno cardiovascolare, sono stati resi noti i risultati, da tempo attesi, dello...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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