Sono stati arruolati 8.351 pazienti (in 190 centri) a cui sono stati dosati i marker di miocardiocitonecrosi 4 volte entro 3 giorni dall’intervento chirurgico. La definizione di infarto miocardico perioperatorio includeva reperti autoptici indicativi di infarto, rialzo degli enzimi cardiaci e almeno una delle seguenti caratteristiche: sintomi ischemici, comparsa di onde Q patologiche all’ECG, alterazioni ischemiche all’ECG, necessità di intervento coronarico, evidenza di infarto miocardico all’imaging cardiaco. A 30 giorni, si è verificato un infarto miocardico perioperatorio in 415 pazienti (5%). La maggioranza degli infarti si è verificata entro 48 ore dall’intervento chirurgico (74.1%). Il 65.3% dei pazienti non presentava nessun sintomo di tipo ischemico. La mortalità a 30 giorni è risultata pari a 11.6% (48/415 pazienti) nei pazienti con infarto perioperatorio, contro il 2.2% (178/7.936) nei...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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