La stratificazione del rischio di morte improvvisa è fondamentale per una accurata selezione dei pazienti con indicazione ad impianto di ICD. In questo studio retrospettivo è stata analizzata una popolazione di pazienti con cardiopatia ischemica a cui era stato impiantato un ICD e in cui era stata eseguita preliminarmente una risonanza magnetica cardiaca con gadolinio al fine di valutare la correlazione tra presenza di fibrosi miocardica (visualizzata mediante late enhancement) e l’incidenza di aritmie maligne con corretto intervento dell’ICD. Sono stati inclusi 64 pazienti (età media 66±11 anni) in cui è stata analizzata l’estensione dell’area di necrosi (espressa in percentuale e in numero di segmenti coinvolti) alla risonanza magnetica. Durante il follow up (19±10 mesi) si è verificato un intervento corretto dell’ICD in 19 pazienti (30%)....continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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