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In soggetti con ridotta tolleranza al glucosio e malattia cardiovascolare o fattori di rischio cardiovascolari, nateglinide non riduce l’incidenza di diabete né gli outcome cardiovascolari compositi
Fonte: N Engl J Med 2010; 362:1463-1476 April 22, 2010.

Queste sono le conclusioni a cui sono giunti il dott. Rury R. Holman, M.B (Diabetes Trials Unit, Oxford Centre for Diabetes, Endocrinology and Metabolism, University of Oxford, Oxford) ed iI suoi colleghi nel The NAVIGATOR Study Group. Il ruolo dei segretagoghi di insulina con azione a breve termine nel ridurre il rischio di diabete o di eventi cardiovascolari in persone con ridotta tolleranza al glucosio non è conosciuto e pertanto i ricercatori si sono proposti di valutare il ruolo della nateglinide (NGde) in termini di: effetti sullo sviluppo di DB (diabete), end point composito di morte per tutte le cause, IMA (infarto miocardico acuto) e stroke non fatale o ricovero per insufficienza cardiaca ed un esteso end point cardiovascolare composito che includeva i singoli outcomes, ospedalizzazione per angina instabile o rivascolarizzazione arteriosa. 9.306 partecipanti con alterata tolleranza...continua a leggere

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