150msec o QRS da 120 a 150 msec e desincronizzazione ventricolare meccanica), dilatazione (≥30 mm/m2) e disfunzione sistolica ventricolare sinistra (FE ≤35%) sono stati randomizzati a terapia di resincronizzazione ventricolare (RV) o controllo e seguiti per 29.4 mesi. L’incidenza dell’end-point primario di mortalità totale e ospedalizzazione cardiovascolare fu del 55% nel gruppo di controllo e 39% nel gruppo RV, una riduzione del 16% in valore assoluto e del 37% in valore relativo (HR 0.63, 95% CI 0.51-0.77, p<0.001); l’end-point combinato di mortalità e ospedalizzazione per instabilizzazione dello scompenso cardiaco si ridusse del 46% (HR 0.54, 95% CI 0.43-0.68, p<0.001). La mortalità totale fu del 30% nel gruppo di controllo e del 20% nel gruppo trattato (HR 0.64, 95% CI 0.48-0.85, p=0.0019), con una riduzione proporzionale sia della morte improvvisa che della morte per scompenso cardiaco. L’ospedalizzazione per scompenso cardiaco si ridusse, in valore assoluto, dal 33% al 18% (HR 0.48, 95% CI 0.36-0.64, p<0.001). La classe NYHA, la qualità di vita ed altri end-point secondari migliorarono in parallelo. L’analisi per sottogruppi dimostrò una forte consistenza...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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