I risultati di una nuova analisi relativa allo studio SHIFT (Systolic Heart Failure Treatment with the If Inhibitor Ivabradine) presentati per la prima volta ieri all’Heart Failure Congress 2011 mostrano che ivabradina, farmaco che riduce la frequenza cardiaca, è in grado di assicura un notevole miglioramento della qualità della vita in soggetti affetti da scompenso cardiaco cronico. Questi nuovi dati dello studio SHIFT sono estremamente importanti dato che la qualità della vita è significativamente compromessa nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia. Il Professor Karl Swedberg, dell'Università di Göteborg, co-chairman dello studio SHIFT ha affermato: " i farmaci attualmente prescritti per il trattamento dell'insufficienza cardiaca che aumentano la sopravvivenza, come i beta bloccanti, migliorano solo lievemente la qualità della vita dei pazienti affetti...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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