Anche se i β-bloccanti (BBs) riducono la mortalità a lungo termine nei pazienti dopo infarto del miocardio (MI), i dati sul loro uso in acuto sono contrastanti. Questo studio ha studiato l’uso in acuto (≤24 ore) di BB in 34.661 pazienti con infarto con elevazione del tratto ST (STEMI) e senza elevazione del tratto ST (NSTEMI) inclusi nel registro NCDR® ACTION Registry®-GWTG™. I pazienti con controindicazioni o che non avevano ricevuto BBs o con dati mancanti sono stati esclusi. Sono stati analizzati l’uso e l’impatto dei BB stratificati per variabili associate con un aumentato rischio di shock specificate nelle ultime linee guida: età >70 anni, sintomi da più di 12 ore (pazienti con STEMI), pressione sistolica <120 mmHg e frequenza cardiaca >110 battiti/min. Tra i pazienti senza controindicazioni, almeno una variabile ad alto rischio è stata trovata nel 45% dei pazienti con STEMI...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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