Successivamente allo studio COURAGE (Clinical Outcomes Utilizing Revascularization and Aggressive Drug Evaluation), in cui una terapia medica ottimale si era dimostrata quanto meno analoga all’angioplastica percutanea in termini prognostici, era prevedibile un netto miglioramento nell’atteggiamento “medico” nei confronti del paziente avviato a subire un’angioplastica. Per questo motivo, sono stati rivalutati di dati del National Cardiovascular Data Registry (dal 1° settembre 2005 al 30 giugno 2009), relativamente ai pazienti coronaropatici stabili avviati ad una procedura angioplastica. I pazienti sono stati divisi temporalmente in base alla data di pubblicazione dello studio COURAGE. Come parametri di ottimizzazione della terapia medica, sono state selezionate le prescrizioni di antiaggreganti, beta bloccanti e/o statine, registrando se necessario la presenza di controindicazioni...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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