L’applicazione del buon senso al trattamento del paziente affetto da COPD non sembra essere sempre evidente, particolarmente quando si tratti di prescrivere un beta bloccante. Al fine di rivalutare ulteriormente questo aspetto cruciale nel trattamento della COPD, spesso combinata a patologie che richiedono l’uso di un beta bloccante, sono stati usati retrospettivamente da alcuni autori scozzesi il database locale TARDIS (specifico e suddiviso per malattie, ma relativo solo agli ingressi in Ospedale), il database Tayside (un registro di comunità locale, relativo alla prescrizione medica territoriale) ed il registro nazionale dei decessi. L’attenzione dei ricercatori si è focalizzata in modo particolare su alcuni aspetti fondamentali, quali la mortalità, l’uso di terapie rescue con steroidi e le ospedalizzazioni legate a patologie respiratorie. Dopo un follow up medio di 4.35 anni, è stata individuata...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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