Come è purtroppo noto, le persone anziane ricevono usualmente meno cure rispetto alle meno anziane. Questo è vero anche per lo scompenso cardiaco, patologia in cui si è spesso tentati di essere esageratamente poco “aggressivi” nella cura dei meno giovani. Al fine di definire quali siano le motivazioni sottese ad un atteggiamento che a volte appare, almeno in parte, essere di tipo rinunciatario, alcuni ricercatori statunitensi hanno intrapreso uno studio retrospettivo, utilizzando 2.772 pazienti ambulatoriali seguiti dall’amministrazione dei Veterani. Tutti i pazienti erano affetti da scompenso cardiaco noto, avevano una frazione di eiezione <40% ed erano inseriti in un registro nazionale noto come VA External Peer Review Program. L’uso degli ACE-inibitori, degli ARBs e dei beta bloccanti è stato sottoposto a particolare monitorizzazione. Tra i 2.772 casi considerati,...continua a leggere