Anche se le attuali terapie hanno dimostrato di ridurre la mortalità nei pazienti con scompenso cardiaco con bassa frazione d'eiezione ventricolare sinistra (FE), nella pratica clinica il loro utilizzo è stato lento e inconsistente. I ricercatori coordinati da Gregg Fonarow (Ronald Reagan-UCLA Medical Center, Los Angeles, California) hanno usato la stima empirica di quantificare i potenziali benefici che potrebbero derivare dall'eliminazione di queste lacune di trattamento, ed hanno scoperto che un numero considerevole di morti annuali negli Stati Uniti potrebbe essere evitate con l'esecuzione ottimale di sei terapie per l''insufficienza cardiaca. Queste terapie includono farmaci come gli ACE inibitori, bloccanti del recettore dell'angiotensina (ARB), i beta-bloccanti, gli antagonisti dell'aldosterone e i vasodilatatori (idralazina/isosorbide dinitrato), così come la terapia di resincronizzazione cardiaca...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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