Recenti dati clinici e di laboratorio suggeriscono che l’iperossigenazione dopo la rianimazione da arresto cardiaco è dannosa, tuttavia, non è ancora chiaro se il rischio di esito avverso abbia una soglia effetto-dipendente. Questo è stato uno studio di coorte multicentrico con valutazione del database costituito da unità di terapia intensiva di 120 ospedali degli Stati Uniti. Criteri d’inclusione sono stati età > 17 anni, non trauma, rianimazione cardiopolmonare intensiva precedente l’arrivo in ospedale e emogasanalisi arteriosa post rianimatoria. Sono stati esclusi i pazienti con ipossia o grave insufficienza di ossigenazione. E’ stata definita l'esposizione a una più alta pressione parziale di ossigeno misurata a livello arterioso (PaO 2) oltre le prime 24 ore in terapia intensiva. L'outcome primario era la mortalità in ospedale. E’ stata testata l'associazione tra PaO 2 (variabile...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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