Un aumentato drive adrenergico è certamente coinvolto nella genesi dell'ipertrofia ventricolare sinistra e nella disfunzione diastolica che si osserva spesso nella sindrome metabolica. Pertanto, almeno teoricamente, l'uso dei beta bloccanti potrebbe essere utile nel miglioramento della disfunzione diastolica in un setting di sindrome metabolica. Sono pertanto stati studiati gli effetti di una terapia acuta (5 giorni) e cronica (90 giorni) con metoprololo (beta 1 selettivo puro) e nebivololo (con proprietà vasodilatatrici) su ratti transgenici ipertesi con sindrome metabolica, valutando il grado di ipertrofia, di disfunzione diastolica e valutando, inoltre, la disfunzione endoteliale sia a livello coronarico che periferico. Entrambi i beta bloccanti sono stati efficaci nella riduzione della pressione arteriosa, nel limitare l'ipertrofia cardiaca e nel migliorare la funzione diastolica...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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