All’ultimo congresso dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri, tenutosi a Firenze dal 22 al 26 maggio 2004, diversi sono stati i lavori presentati che hanno riconfermato l’utilità della telecardiologia nella gestione di pazienti con patologie che vanno dalla cardiopatia ischemica, alle aritmie, allo scompenso cardiaco. La pressante e continua richiesta di risorse ed efficienza sanitaria, da parte del cittadino, mal si concilia con l’altrettanto importante necessità di contenimento della spesa sanitaria, in costante crescita, che rischia di non poter più garantire, in futuro, un adeguato e praticamente gratuito servizio sanitario a tutti. Nonostante la telemedicina e nel caso specifico la telecardiologia, sia in grado di coniugare il miglioramento della salute e la diminuzione dei costi, la sua accettazione da parte del Sistema Sanitario Nazionale, come parte integrante dell’offerta di salute al cittadino, stenta ancora ad affermarsi. Un esempio per tutti è la gestione domiciliare dei pazienti con scompenso cardiaco cronico, patologia dall’alta incidenza (1-2% della popolazione generale, con picchi che raggiungono circa l’11% nella popolazione oltre gli 85 anni), alta mortalità (a cinque anni dalla diagnosi meno del 40% dei...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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