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Beta bloccanti: sono sempre anche degli eccellenti antiaritmici
Fonte: Nat Med Jul 10.

I beta bloccanti sono sempre più comunemente usati nel trattamento dell’ipertensione arteriosa e dello scompenso cardiaco, ma al tempo stesso pur sempre efficaci anche nella cura e prevenzione delle aritmie, soprattutto ventricolari. In tale ambito, essi sono particolarmente efficaci nel prevenire le tachiaritmie ventricolari e, a questo proposito, numerose evidenze hanno suggerito che nella patogenesi di almeno alcuni tra i disturbi del ritmo sia operante il rilascio spontaneo di calcio dai canali rianodinici localizzati a livello del reticolo sarcoplasmatico. Tale rilascio è definito dagli anglosassoni come “storeoverload Ca(2+) release” (SOICR), ad indicare come esso sia un rilascio di calcio dipendente, in qualche modo, proprio dal suo eccesivo accumulo. Il blocco dei recettori beta si è dimostrato in grado di deprimere efficacemente il rilascio di ioni calcio dai siti di storage, cioè il SOICR. Ciò riducendo la durata di...continua a leggere

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