L’uso dei beta bloccanti in combinazione agli antagonisti del RAAS è consolidato in letteratura, ma solo pochi studi come il CIBIS III hanno analizzato i vantaggi conseguenti alla sequenza con cui i due componenti sono immessi in terapia e l’effettiva additività del beneficio ottenuto. Per questo, particolare interesse suscita uno studio giapponese, in cui 251 pazienti affetti da infarto acuto del miocardio sono stati valutati retrospettivamente, dopo trattamento con ACE-Inibitori, ARB in presenza di beta bloccante (n=171: carvedilolo [n=91] oppure bisoprololo [n=80]) o in assenza di beta bloccante (n=80). Nel gruppo non beta-bloccato, i pazienti ricevevano dosi molto più elevate di antagonisti del RAAS. Altre differenze basali, invece, non erano presenti. Dopo 12 mesi, il gruppo in duplice terapia manifestava una sopravvivenza decisamente superiore rispetto al gruppo in terapia solo con antagonisti del...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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