Al VII Congresso SIPREC, tutti uniti per un migliore stile di vita.

La prevalenza dei fattori di rischio correlati allo sviluppo di malattie cardiovascolari come infarto del miocardio ed ictus cerebrale è in costante e progressivo incremento al punto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito come “pandemia” le dimensioni reali del problema. Condizioni come l’obesità, l’ipertensione arteriosa, l’ipercolesterolemia, la sindrome metabolica ed il diabete mellito sono, infatti, sempre più frequenti nella popolazione generale e spesso presenti in uno stesso individuo il quale, pur in assenza di sintomi specifici e, quindi, in uno stato di “apparente benessere”, è in realtà un soggetto ad elevato rischio di sviluppare un evento cardiovascolare, a volte anche fatale. Sono oggi disponibili strategie diagnostiche e terapeutiche che possono consentire di “intercettare” precocemente tali soggetti a rischio, prima dello sviluppo di un evento clinico. Tali strategie hanno consentito, peraltro, di ridurre in modo significativo la mortalità e la morbilità legata alla gestione clinica delle fasi acute delle malattie cardiovascolari. Tuttavia, l’applicazione estesa di tali strategie ad un numero sempre maggiore di individui ed il costante e progressivo incremento di soggetti (spesso anche anziani o con altre comorbilità) che sopravvivono alla fase acuta di una malattia cardiovascolare, divenendo...continua a leggere