I beta bloccanti sono di particolare utilità nella prevenzione degli eventi coronarici e dello scompenso cardiaco. Meno chiara, invece, è la loro potenza preventiva nei confronti dell’ictus cerebri. Per questo, particolare interesse sembra avere un recente studio condotto da alcuni centri neurologici Europei, in cui sono stati valutati 1.375 ictus ischemici. La severità dell’ictus cerebri era verificata mediante National Institute of Health Stroke Scale (NIHSS) oppure European Stroke Scale (ESS). La scala di Rankin (mRS) modificata era usata per verificare gli esiti a 3 mesi (>3 esito funzionalmente scarso). Duecentosessanta pazienti erano in trattamento con beta bloccanti prima dell’ictus cerebri e 105 tra questi lo proseguirono dopo l’evento acuto. Il beta-blocco non influenzava la severità dell’ictus cerebri, come pure il tipo di beta bloccante usato. Anche l’esito funzionale a 3 mesi...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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