Studio "particolare", perchè non riguarda direttamente i beta bloccanti ma analizza l'impatto sulla mortalità degli inibitori di pompa protonica (PPI) nel trattamento dello scompenso in pazienti ambulatoriali. In effetti i PPI sono spesso utilizzati in pazienti con scompenso cardiaco per protezione gastrica in virtù dell'alto carico farmacologico cui spesso sono sottoposti questi pazienti a prescindere dal reale rischio di sanguinamento. Pochi però sanno che i PPI hanno proprietà inotrope negative sul muscolo cardiaco e questo potrebbe incidere sia sulle riospedalizzazioni che sulla mortalità di questi pazienti. Lo studio è stato condotto su una coorte di oltre 15.000 pazienti ed ha evidenziato che i PPI non hanno avuto un impatto negativo sulla mortalità dei pazienti affetti da scompenso cardiaco (i pazienti erano tutti over 65 anni di età e con diagnosi certa di scompenso cardiaco) con un odds ratio di 0.88 (95%CI...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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