Già da molti anni l’angioplastica primaria ha dimostrato di essere la terapia di scelta nel trattamento dell’infarto miocardico acuto (IMA). Numerosi studi, infatti, hanno evidenziato come la riduzione della mortalità per IMA sia legata in maniera lineare al ripristino tempestivo del flusso nel vaso coronarico responsabile dell’infarto e come l’angioplastica sia in grado di ottenere una ricanalizzazione migliore rispetto alla fibrinolisi. Inoltre, la PTCA non solo è in grado di ridurre la mortalità per infarto ma anche di ridurre la percentuale di reinfarto, sanguinamenti intracranici ed ischemia ricorrente. Naturalmente il beneficio della PTCA non è costante in tutti i pazienti ma risulta progressivamente maggiore con l’aumentare del rischio del paziente. Tutti gli studi eseguiti per la valutazione della superiorità dell’angioplastica sono stati realizzati negli ospedali dotati di reperibilità emodinamica e cardiochirurgica e con un volume di procedure anno molto elevato (almeno 400 procedure di PTCA/anno). Alla luce di queste considerazioni, risulta chiaro che la situazione dei centri cardiologici in Italia non consente una omogenea erogazione dei servizi migliori di emergenza cardiologica a tutti i pazienti infartuati. ...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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