C'è un grande divario nell'uso di farmaci di comprovata efficacia in prevenzione secondaria delle malattie cardiovascolari tra paesi ad alto reddito vs paesi a medio-basso reddito e popolazioni rurali. Ecco cosa si evince dall'analisi dei dati dello studio PURE (Prospective Urban Rural Epidemiology) presentato nientepopodimeno che da Salim Yusuf all'ESC 2011 a Parigi e pubblicato in contemporanea da Lancet. L'analisi ha coinvolto 17 paesi ed oltre 150.000 persone (153.996 per l'esattezza) di cui, sulla base delle risposte individuali, 5.650 aveva avuto una precedente manifestazione di coronaropatia e 2.292 aveva avuto un evento cerebrovascolare. Lo studio ha verificato l'uso in questi pazienti (per definizione ad alto rischio) di farmaci di comprovata efficacia come gli antiaggreganti, i beta bloccanti, le statine e gli ACE inibitori/sartani. Diversi i dati interessanti su cui riflettere: i farmaci sono...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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