Come un fulmine a ciel sereno è giunta la pubblicazione dello studio RALES (Randomized ALdactone Evaluation Study) alla fine del 1999, in un periodo in cui le evidenze cliniche sull’efficacia dello spironolattone erano alquanto scarse e confinate all’impiego di questa classe di farmaci in qualità di diuretici risparmiatori di potassio. Non è un caso, infatti, che il data-base IN-CHF (Italian Network – Chronic Heart Failure) dell’ANMCO avesse pubblicato, prima della pubblicazione del RALES, dati raccolti in 130 centri cardiologici rappresentativi della realtà italiana, in cui il quadro di trattamento dei pazienti scompensati non prevedeva l’impiego diffuso degli antialdosteronici se non come risparmiatori di potassio associati a diuretici dell’ansa. Risulta evidente, da quanto sopra esposto e dai dosaggi d’impiego degli antialdosteronici, la prevalenza, fino a pochi anni fa, dei modelli cardio-renale e vascolare-emodinamico che prevedevano un approccio terapeutico allo scompenso cardiaco basato su diuretici e digitale sostenuti al bisogno da vasodilatatori e risparmiatori di potassio. Tuttavia, l’impiego degli ACE-inibitori continuava a farsi strada e con esso un nuovo concetto di...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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