L’aterosclerosi è un processo sistemico, per cui sarebbe utile poterne identificare le diverse cause simultaneamente. A questo scopo è utile esaminare il valore predittivo di alcune misure non-invasive su vari letti vascolari sia per le patologie coronariche (CHD) che per quelle cerebrovascolari. Sono stati arruolati 2.153 partecipanti asintomatici (69.6±6.6 anni) selezionati dallo studio Rotterdam. Durante un follow-up medio di 3,5 anni, si sono verificati 58 eventi CHD (infarto del miocardio e morte per CHD) e 52 eventi cerebrovascolari (TIA e ictus). I partecipanti sono stati classificati in basso (<5%), intermedio (5-10%), e alto (>10%) rischio a 5 anni sulla base del modello di Framingham. Il rischio è stato rivalutato in base alla presenza di calcificazioni a livello dei vasi coronarici, arco aortico e carotidi e sono state ricalcolate le percentuali di rischio. Per gli obiettivi CHD,...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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