Dalle prime relazioni è chiaramente emerso come, purtroppo, le sottopopolazioni, oggetto del corso, già per intrinseca natura a rischio elevato, stiano divenendo sempre più prevalenti nella popolazione generale. Sono a tutti noti i dati sul progressivo innalzamento dell’età media (almeno nel mondo occidentale) ed è stata, pertanto, nuovamente stigmatizzata la tendenza ad escludere gli anziani dalla stragrande maggioranza degli studi sperimentali. Ancor più preoccupanti i numeri sull’incidenza della patologia diabetica, anch’essa, seppur di origine chiaramente multifattoriale, etichettata come “patologia del benessere”. Ben il 10% della popolazione infantile occidentale è obesa ed è a tutti nota la stretta relazione con il possibile successivo sviluppo della patologia diabetica. In quest’ottica merita un giusto plauso Massimo Chiariello, che nel corso del proprio periodo di presidenza della Società Italiana di Cardiologia, ha individuato nella divulgazione di strategie non farmacologiche di igiene alimentare e comportamentale e nella ...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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