La prevalenza dell’insufficienza renale cronica è in continua crescita in ogni parte del pianeta, con costi sempre più elevati per il servizio sanitario. Grazie alle sopraggiunte possibilità di cure, da tempo le complicanze cardiovascolari rappresentano la prima causa di mortalità e morbilità associata a questa condizione clinica. Sebbene l’uso dei beta bloccanti rappresenti un caposaldo della terapia dell’insufficienza cardiaca, il loro beneficio clinico nei pazienti affetti da malattia renale cronica è ancora incerto. A tale scopo, una recente meta-analisi ha analizzato i risultati di 6 studi clinici coinvolgenti 5.972 pazienti affetti da scompenso cardiaco: nei pazienti con concomitante insufficienza renale cronica i beta bloccanti riducevano il rischio di mortalità per tutte le cause [risk ratio (RR): 0.72, intervallo di confidenza al 95% (CI): 0.64-0.80) e la mortalità cardiovascolare (RR:...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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