La bivalirudina è comunemente utilizzata durante la PCI al posto dell’eparina non frazionata. Tuttavia, spesso, si pensa che il costo della bivalirudina sia eccessivamente elevato comparato con l’eparina non frazionata, senza calcolare gli effetti positivi che tale farmaco produce in termini di sanguinamenti e complicazioni evitati oltre che di tempi di ospedalizzazione ridotti. Questo studio, pubblicato sull’American Heart Journal, ha valutato gli effetti di bivalirudina sui “costi di gestione ospedaliera” di pazienti con infarto ST elevato sottoposti a PCI (Percutaneous Coronary Intervention). Sono stati analizzati i dati di 64.872 pazienti, ospedalizzati in 278 ospedali, utilizzando una analisi di regressione multivariata basata sull’impiego dei diversi trattamenti farmacologici. L’impiego di bivalirudina era molto variabile tra centro e centro con una media...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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