La telecardiologia traina l’accoppiata cardiologo-oncologo verso il futuro. I primi dati sul monitoraggio ECG telefonico nei pazienti affetti da neoplasie.

In Italia le neoplasie sono la seconda causa di morte dopo le malattie cardiovascolari. Le tantissime campagne di sensibilizzazione pubblica hanno portato alla ribalta il tema dei tumori e, soprattutto, l’importanza della prevenzione e degli screening precoci. Enormi progressi sono stati ottenuti, in questi ultimi anni, nella terapia palliativa e radicale dei tumori e questo grazie alla chemioterapia, alla radioterapia ed alla chirurgia, associate o meno fra loro. L’età media della popolazione italiana è in aumento e questo fatto comporta, fra l’altro, una “fisiologica” maggior incidenza delle patologie cardiovascolari e delle neoplasie. L’oncologo deve essere la figura principale nella diagnosi e cura dei pazienti neoplastici ma ad esso si devono necessariamente affiancare, in modo più continuo e strutturato, altri specialisti in grado di supportarlo nella gestione di un paziente che richiede molte attenzioni di tipo specifico ed è sempre più attento, oltre all’aspettativa di vita, alla qualità della stessa. In quest’ottica di collaborazione interdisciplinare più ampia, che abbia nel quadro patologico e clinico del paziente il driver del corretto management della salute, il cardiologo ricopre un’importanza...continua a leggere