Come è noto, le donne hanno una più alta incidenza di eventi avversi ed una prognosi più severa rispetto agli uomini dopo infarto miocardico. Questo nonostante la presenza di una coronaropatia spesso meno severa rispetto all'uomo e ad un carico di placca inferiore. In effetti l'evidenza di placche non significative in donne colpite da infarto miocardico sta divenendo un problema non piccolo e certamente emergente. Nello studio che vi presentiamo si è cercato (in modo prospettico) di fare luce sui possibili meccanismi che possono spiegare questa entità nosologica, particolarmente importante nella popolazione femminile, usando, oltra alla coronarografia, altre tecniche di imaging (in particolare l'IVUS e la risonanza magnetica). Per la selezione del campione sono state escluse donne con infarto miocardico con stenosi coronariche >50% e quelle che assumevano agenti vasospastici. Nelle altre, oltre all'angiografia...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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