Nonostante si registri una riduzione dell’incidenza delle affezioni cardiovascolari nei paesi industrializzati quale effetto delle intense campagne di prevenzione tali patologie, restano tuttora le cause più frequenti di morte nel mondo occidentale. Lo Scompenso Cardiaco (SC) assume sempre più le caratteristiche di una epidemia letale. Secondo recenti dati dello studio osservazionale TEMISTOCLE, coordinato dall’ANMCO nel 2000, il 5% dei pazienti muore in ospedale durante il ricovero, il 15% entro 6 mesi dalla dimissione e il 45% necessita di reospedalizzazione entro 6 mesi dalla dimissione. Lo SC è malattia di tipo cronico caratterizzata dal succedersi di periodi di stabilità e instabilità clinica con necessità di frequenti ospedalizzazioni. Dall’analisi delle schede di dimissione ospedaliera risulta che in Italia nel 1999 tra le malattie dell’apparato cardiovascolare classificate come MDC 5 (1.331.396) il DRG 127 – Insufficienza cardiaca e shock – risulta al primo posto per frequenza (175.420) e per numero di giornate di degenza (degenza media: 10.3 giorni). Il rischio di reospedalizzazione nei 6 mesi successivi ad un primo ricovero è elevato (36-44% secondo le casistiche) ed è particolarmente frequente nei pazienti più...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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