I pazienti con "normalizzazione" della frequenza cardiaca dopo un programma di riabilitazione cardiaca hanno una maggiore possibilità di sopravvivenza a lungo termine: questo è il risultato dello studio condotto da Leslie Cho della Cleveland Clinic. I ricercatori hanno valutato la "normalizzazione" (definita come una differenza di ≤ 12 battiti tra picchi di frequenza cardiaca durante l'esercizio e il 1° minuto di recupero),della frequenza cardiaca e il tasso di mortalità di 1.070 pazienti consecutivi sottoposti a test da sforzo prima e dopo il completamento di un programma di riabilitazione cardiologica nel corso di un follow-up di 8 anni. Il programma riabilitativo cardiologico di 12 settimane comprende una media di tre sessioni di allenamento a settimana. Durante queste sessioni i pazienti hanno eseguito 10-15 minuti di minuti di riscaldamento e stretching, 30-50 minuti di attività aerobica continua e 15-20 di...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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