L'insufficienza cardiaca (HF) ha un impatto importante sulla salute e la qualità della vita (HQoL). L'obiettivo di questo sottostudio dello SHIFT era quello di valutare se la riduzione della frequenza cardiaca (HR) con ivabradina può tradursi in un aumento HQoL. La qualità di vita nei pazienti sintomatici con HF sistolica, trattati con terapia di base raccomandata, è stata valutata con il Kansas City Cardiomiopaty Questionnaire (KCCQ) contenente i seguenti parametri: punteggio complessivo (OSS) e punteggio clinico (CSS), analizzate al basale e a 4, 12 e 24 mesi. Sono stati valutati 1.944 pazienti (968 ivabradina e 976 placebo). A 12 mesi, l'incidenza di eventi clinici (morte per causa cardiovascolare o ospedalizzazione per insufficienza cardiaca) è risultata inversamente associata con punteggi KCCQ. L'ivabradina riduce del 10,1 HR bpm (corretto per il placebo, p <0,001) e...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA