Un’infusione prolungata di bivalirudina post P-PTCA (angioplastica coronarica percutanea primaria) si configura come una strategia di pari efficacia e sicurezza rispetto alla somministrazione di eparina più abciximab. Queste sono le conclusioni del PROBI VIRI-2 study in cui il dott Bernardo Cortese ed i suoi colleghi si sono proposti di valutare l’efficacia e la sicurezza della somministrazione prolungata di bivalirudina per altre 4 ore dopo la P-PTCA (gruppo BPr), confrontandola con la somministrazione standard di bivalirudina (gruppo B St) e con quella di eparina più abiciximab (gruppo E+Ab), in termini di riduzione del ST sopraslivellato maggiore del 70% (end point primario), maggiore del 50% (end point secondario) e incidenza di sanguinamenti maggiori (end point secondario). Dai risultati dello studio è emerso che...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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