Queste sono le conclusioni dello studio ISAR-REACT 4 a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Adnan Kastrati, Direttore del Centro ISAResearch al Deutsches Herzzentrum di Monaco di Baviera. È, inoltre, da segnalare che rispetto alla bivalirudina, il duplice trattamento ha sensibilmente innalzato il rischio di sanguinamento maggiore. L'ampio studio clinico randomizzato ha arruolato 1.721 pazienti che presentavano un infarto miocardico non-STEMI, dove una arteria coronarica occludeva parzialmente il flusso ematico. I pazienti sono stati sottoposti a intervento coronarico percutaneo, PCI, che includeva l'angioplastica con palloncino e, nella maggior parte dei casi, il posizionamento di stent per aprire il vaso. Nello studio in doppio cieco, la metà dei pazienti hanno ricevuto abciximab con eparina non frazionata (861 pazienti) e l’altra metà bivalirudina (860 pazienti). Lo...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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