Vorapaxar, un nuovo farmaco antiaggregante piastrinico, non è riuscito a ridurre la probabilità di eventi avversi durante il suo impiego nel trattamento dell’angina instabile o dell’infarto miocardico. Inoltre, i pazienti in vorapaxar hanno presentato anche un aumentato rischio di sanguinamento. Questi sono i risultati presentati dai ricercatori dello studio TRACER coordinati da Kenneth W. Mahaffey, Direttore della ricerca cardiovascolare presso il Duke Clinical Research Institute. Lo studio ha previsto l’impiego del vorapaxar (il primo di una nuova classe di antiaggreganti piastinici, PAR-1 antagonisti) versus placebo nel trattamento di pazienti affetti da Sindrome Coronarica Acuta. I 12.944 pazienti arruolati in 818 centri di 37 paesi presentavano angina instabile o IMA NSTEMI. Tutti i pazienti hanno ricevuto la terapia standard per la loro condizione, l'aspirina e...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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