Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Stuart J. Connolly, professore di cardiologia alla McMaster University di Hamilton, Ontario. A causa di questi primi risultati, i ricercatori hanno concluso lo studio con solo il 30% dei 10.800 pazienti previsti. Il farmaco, utilizzato per i pazienti con fibrillazione atriale non permanente per ridurre la recidiva di fibrillazione atriale, è risultato inaspettatamente pericoloso per alcuni pazienti con una forma permanente. "Nessuno dei precedenti studi aveva indagato gli interventi per ridurre la morbilità e la mortalità nei pazienti con fibrillazione atriale permanente, una popolazione ad alto rischio" ha affermato Connolly. Nel mese di luglio, i ricercatori hanno interrotto lo studio in quanto il comitato sulla sicurezza ha rilevato un eccesso di eventi vascolari e di morte nei pazienti trattati con il farmaco. Il...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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