Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Jessica L. Mega, medico del Brigham & Women Hospital presso la Harvard Medical School di Boston. Il clopidogrel è indicato nella terapia della cardiopatia ischemica in considerazione del suo effetto antiaggregante. Tuttavia, quasi un terzo dei pazienti non rispondono in modo ottimale alla dose attualmente raccomandata di clopidogrel e restano ad aumentato rischio di nuovi eventi cardiovascolari. Precedenti ricerche hanno collegato questa assenza di reazione in parte ad una variazione nel gene CYP2C19, che impedisce al farmaco di essere convertito in forma efficace. Lo studio ha incluso 335 cardiopatici affetti da SCA o sottoposti a PCI, provenienti da 32 centri negli USA. La loro età media era di 60 anni, 75% erano uomini. Simile a quello della popolazione generale, il 24% dei partecipanti allo studio aveva una sola...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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