Lo scopo di questo studio è stato valutare l’effetto della terapia ipolipemizzante (in particolare statina) sulla morbidità e mortalità cardiovascolare in una vasta coorte di pazienti con ipercolesterolemia famigliare omozigote. Sono stati analizzati 149 pazienti, (81 femmine e 68 maschi) da due registri valutati retrospettivamente. L’ipercolesterolemia familiare omozigote è stata diagnosticata con la conferma di una mutazione genica o da criteri clinici. È stata condotta un’analisi per valutare il rischio di morte ed eventi cardiovascolari maggiori tra i pazienti trattati con statine rispetto a quelli senza statine. L’hazard ratio per beneficio dalla terapia con statine è stato 0.34 (95% intervallo di confidenza 0.14-0.86; p=0.02), e dello 0.49 (95% intervallo di confidenza 0.22-1.07; p=0.07) per eventi cardiovascolari maggiori. Questo si è verificato nonostante una riduzione del colesterolo LDL di solo...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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