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Il carvedilolo presenta un migliore effetto sulla cinetica dell’uptake dell’ossigeno in pazienti con scompenso cardiaco cronico in condizioni di ipossia
Fonte: Congresso Nazionale SIC 2011, Roma.

Interessante studio coordinato da Stefania Paolillo dell’Università Federico II di Napoli in collaborazione con il Centro Cardiologico Monzino di Milano, con l’Università di Trieste, con Universidade Sao Carlos, Brasile, con l'Università di Milano e con l’University of Washington di Seattle. Partendo dal presupposto che sia noto come una quota dei pazienti affetti da scompenso cardiaco cronico (CHF) abbiano una riduzione della capacità di eseguire un esercizio massimale e che si sappia poco riguardo alla risposta ad un esercizio di moderata intensità, i ricercatori hanno voluto valutare, in questi pazienti, l’effetto di tre diversi beta bloccanti (carvedilolo, bisoprololo e nebivololo) sulla cinetica dell’uptake dell’ossigeno (VO2) e della frequenza cardiaca (FC) durante un esercizio di moderata intensità in normossia ed in altitudine simulata (ipossia) equivalente a 2.000 mt....continua a leggere

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