Questa è la conclusione a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Fabio Vagnarelli dell’Università di Bologna. Partendo dal presupposto che, mentre la mortalità intraospedaliera è sempre più ridotta dopo una sindrome coronarica acuta (SCA), la mortalità nel follow-up è poco nota. Pertanto i ricercatori hanno voluto valutare il follow-up a 5 anni di un’ampia popolazione di pazienti affetti da SCA con particolare riferimento al confronto tra forme con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI) e senza sopraslivellamento (NSTE-ACS). Nello studio sono stati arruolati 2.046 pazienti consecutivi ricoverati per SCA presso il Policlinico S. Orsola di Bologna negli anni 2004-2005. Il follow up è stato condotto mediante intervista telefonica e consultazione dell’archivio elettronico di cartelle cliniche. La popolazione è stata divisa in 2 gruppi (NSTE-ACS e STEMI) in base all’ECG all’ingresso. Gli end point...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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