La presenza di un elevata FC (frequenza cardiaca) a riposo, ben descritta come predittore di mortalità cardiovascolare con meccanismo, tuttavia, poco chiaro, è associata ad un’ aumentata incidenza e ad un’aumentata progressione dell'aterosclerosi coronarica tra individui in assenza di malattia cardiovascolare clinica. Queste sono le conclusioni a cui sono giunti Jonathan Rubin e colleghi che si sono proposti di valutare se un’elevata FC a riposo fosse associata ad un maggiore sviluppo di aterosclerosi, in termini di incidenza e progressione di calcificazione delle coronarie (CAC). In questo studio prospettico di coorte, il Multi-Ethnic Study , sono stati inclusi soggetti senza malattia cardiovascolare clinica nota all'ingresso. Tra le persone senza CAC al basale, l'associazione tra le diverse categorie cliniche di frequenza cardiaca (<60, 61-70, 71-80, >80 bpm)...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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