In questo studio preliminare Michael D. Ezekowitz e colleghi hanno concluso che il budiodarone a entrambi i dosaggi più elevati (400 e 600 mg 2 volte/die) riduce significativamente la TA (tachicardia atriale) e la FAP (fibrillazione atriale parossistica). Il Budiodarone è un analogo chimico dell’amiodarone che condivide con questo le sue proprietà elettrofisiologiche, ma a differenza del suo predecessore ha una breve emivita. Alla luce di questi dati i ricercatori di questo studio hanno voluto valutare la sicurezza preliminare e l'efficacia di tre dosi di budiodarone nei pazienti con fibrillazione atriale parossistica ed a tale scopo hanno arruolato pazienti con fibrillazione atriale parossistica aventi anche un PM (pacemaker), precedentemente impiantato, in grado di memorizzare gli elettrogrammi per almeno 4 settimane. Prima dell’arruolamento tutti i...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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