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La frequenza cardiaca e un forte predittore di mortalità nello STEMI rivascolarizzato con PCI
Fonte: Eur Heart J 2012; 33(1): 96-102.

Nei pazienti con coronaropatia, il valore prognostico della frequenza cardiaca è stato principalmente valutato nei pazienti con disfunzione ventricolare sinistra. I pazienti con infarto miocardico con elevazione del tratto ST (STEMI) sono correntemente trattati con angioplastica coronarica percutanea (PCI) e in questa popolazione di pazienti la relazione tra frequenza cardiaca e mortalità durante un periodo osservazionale di un anno non è stata investigata. La popolazione di questo studio comprende 1.453 pazienti con STEMI trattati con PCI. La frequenza a riposo è stata misurata prima della dimissione e tutti i pazienti sono stati seguiti nel tempo per un periodo medio di 40 mesi. Durante questo periodo 83 (6%) pazienti sono morti di cui 52 (4%) per cause cardiovascolari. Dopo un aggiustamento per i vari fattori confondenti come la presenza di un infarto maggiore o la presenza di scompenso, è risultato che la...continua a leggere

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