Nella pratica clinica quotidiana, la combinazione di ivabradina e beta bloccanti non solo riduce la frequenza cardiaca, il numero degli attacchi di angina e il consumo di nitrati, ma migliora anche la qualità della vita nei pazienti con angina pectoris stabile. Queste sono le conclusioni del dott. Werdan K e dei suoi colleghi che nell'ADDITIONS (PrActical Daily efficacy anD safety of Procoralan® In combinaTION with betablockerS) study hanno valutato l'efficacia, la sicurezza e la tollerabilità dell'ivabradina, aggiunta al beta bloccante, e il suo effetto sui sintomi dell'angina e sulla qualità della vita nella pratica clinica. In questo studio prospettico multicentrico sono stati inclusi 2.330 pazienti con angina pectoris stabile, trattati per 4 mesi con un dosaggio flessibile di ivabradina due volte al giorno in aggiunta al beta bloccante. In ogni paziente è stata...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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