Una terapia aggressiva per abbassare il colesterolo LDL è importante nei pazienti ad alto rischio. Esistono pochi dati, però, sull’impatto di una terapia ipolipemizzante aggressiva nell’ipercolesterolemia familiare (FH), in particolare sui suoi effetti sulla variazione del coenzima Q10 e sui livelli di propoteina convertasi subtilisina/kexina 9. Questo studio ha arruolato 17 pazienti con FH eterozigote (12 uomini, 63.9 ± 7.4 anni) con una singola mutazione del gene per l’LDL in uno studio randomizzato. Sono state introdotti, successivamente, rosuvastatina (20 mg/die), ezetimibe (10 mg/die), e colestimide (3.62 g/die). I livelli sierici di LDL si sono ridotti di -66.4% (p<0.001) e il 44% dei partecipanti ha raggiunto livelli di LDL <100 mg/dl. Non ci sono stati eventi avversi severi ad eccezione di un paziente con mialgie che ha interrotto lo studio. La co-somministrazione di ezetimibe e colestimide ha...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA