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NON PERDIAMO LA TESTA

La prevenzione della demenza passa anche attraverso il controllo ottimale della pressione arteriosa.

L’Italia non è il Paese più vecchio del mondo, ma quasi. A contenderle il primato è il Giappone dove gli ultrasessantacinquenni rappresentano il 21% della popolazione rispetto al 20% della nostra penisola. I nostri ultraottantenni sono passati dallo 0.5% dell’intera popolazione nel 1950 al 5% nel 2005 e questo progressivo invecchiamento della popolazione sta determinando un profondo cambiamento nosografico caratterizzato dalla continua e crescente espansione di quelle condizioni cliniche soprattutto frequenti nell’età geriatrica e fino ad un recente passato piuttosto trascurate. Tra queste merita particolare menzione la demenza la cui prevalenza raddoppia ogni 5 anni di età, passando dal 2.8% tra i 70 e i 74 anni al 38.6% tra i 90 e i 95 anni, al punto da essere definita, a ragione, “epidemia silente del terzo millennio”. Il dato è tanto più allarmante se si considera che non possediamo armi terapeutiche sicure e veramente efficaci. In realtà, l’espansione “epidemica” della demenza non è tanto dovuta all’invecchiamento della popolazione in sè, quanto verosimilmente all’aumentata esposizione a fattori di rischio che, nel corso degli anni, possono innescare ed amplificare i diversi meccanismi dementigeni. A tale riguardo, nel corso degli...continua a leggere

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