Queste sono le conclusioni del dott Özgür Günebakmaz e dei suoi collaboratori che hanno voluto indagare se, in virtù del suo effetto vasodilatatore e delle proprietà antiossidanti, l'uso profilattico del nebivololo avesse effetti protettivi sulla funzione renale nei soggetti sottoposti a mezzo di contrasto iodati. Nello studio sono stati arruolati 120 pazienti in attesa di angiografia coronarica e ventricolografia. Tutti erano sottoposti ad idratazione per via endovenosa con soluzione salina isotonica. I pazienti erano randomizzati a ricevere 600 mg di N-acetilcisteina ogni 12 ore per 4 giorni (gruppo I) oppure nebivololo 5 mg ogni 24 ore per 4 giorni (gruppo II) o solo soluzione salina (gruppo III). L'end point primario era la comparsa di CIN (nefropatia indotta da contrasto), mentre l’end point secondario era la variazione di livello di creatinina sierica (Cr) a 2 giorni e 5 giorni dopo l'esposizione al...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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