Per determinare se una differenza di pressione sistolica, misurata in ambedue le braccia, sia in grado di prevedere una ridotta sopravvivenza libera da eventi dopo 10 anni è stato eseguito uno studio di coorte nel Regno Unito comprendente 230 persone in trattamento per ipertensione. La pressione arteriosa veniva misurata in tre occasioni. La misura di outcome principale erano gli eventi cardiovascolari e la morte per tutte le cause durante un periodo mediano di follow-up di 9,8 anni. Al momento del reclutamento, il 24% (55/230) dei partecipanti aveva una differenza media di pressione sistolica tra le due braccia di 10 mmHg o più e il 9% (21/230) di 15 mmHg o più; queste differenze sono state associate ad un aumentato rischio di mortalità per tutte le cause (hazard ratio corretta 3,6, 95% intervallo di confidenza 2,0-6,5). Il rischio di morte risultava aumentato anche nei 183 pazienti senza pre-esistenti...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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