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Ivabradina e benefici sulle arterie: un modello sperimentale..
Fonte: Eur Heart J (2012) 33 (10): 1223-1231.

Le arterie collaterali proteggeono i tessuti dall’ischemia. La frequenza cardiaca si correla con gli eventi vascolari nei pazienti con malattia ostruttiva arteriosa. Perciò è stato testato l'effetto della riduzione della frequenza cardiaca (HRR) sulla crescita delle arterie collaterali. Ivabradina, agendo come inibitore sui canali If, riduce la frequenza cardiaca (FC) per l’11% nel wild-type ed per il 15% in topi apolipoproteina E (ApoE) - / - determinando rilassamento endotelio-dipendente in anulus aortico di topi ApoE - / -. Perfusione di microsfere e angiografia hanno dimostrato che l'ivabradina non ha modificato la perfusione degli arti posteriori in topi wild-type, ma ha determinato una migliore perfusione in topi ApoE - / -  del 40,5 ± 15,8 - 60,2 ± 18,5%. La riduzione della frequenza cardiaca (13%) con metoprololo non è riuscita a migliorare la funzione endoteliale e la perfusione....continua a leggere

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